Il dr. Gardellin inizia il percorso medico al Liceo Scientifico frequentando i reparti di Ortopedia e Medicina Interna del Policlinico San Marco di Mestre.
Terminato il liceo, intraprende un percorso di Odontoiatria che finisce ben presto perchè non lo rappresentava appieno. Inizia quindi gli studi in Medicina presso la Sapienza di Roma e termina gli studi nei 6 anni canonici con una tesi sperimentale in Chirurgia Maxillo-Facciale.
Negli ultimi tre anni di università frequenta come interno dapprima il reparto di Chirurgia Plastica e poi quello di Chirurgia Maxillo-Facciale che lo fa innamorare del volto dal punto di vista estetico con le sue armonie e le sue misure. Terminati gli studi inizia subito corsi di Medicina Estetica come quelli della Merz Institute, del Sinclair College e del Medical Aesthetic Milan. Affina la formazione teorico-pratica con il Master in Chirurgia Estetica di Secondo Livello del Prof. Klinger. Credendo molto nella formazione continua che un medico debba avere, prosegue la formazione con un secondo Master di secondo livello in Dermatologia.
Terminati gli studi inizia il percorso lavorativo presso lo studio medico-dentistico Meneghello Ciriello a Padova e presso lo studio Cassin-Londei a Vicenza. Ad oggi copre 4 sedi: Castelfranco presso MedicaLine, Vicenza presso Medical Art, Padova presso Studi Medici Specialistici, Milano presso CareClinic.
IL PENSIERO: Dr. J's MANIFESTO
MAIEUTICA ESTETICA
È un po' che sto pensando quale sia la mia anima scientifico-artistica, e grazie ad un rinofiller trattato qualche giorno fa, mi è venuta l'ispirazione.
Provo quindi a tradurre in parole il mio pensiero e ció che quindi cerco di perseguire tutti i giorni in clinica.
La maieutica per gli antichi Greci, era l'arte di far nascere i bambini. Il filosofo greco Socrate ha utilizzato questo termine per descrivere l'arte di far emergere la verità dalle persone attraverso il dialogo, l'ascolto empatico e le domande.
In Medicina estetica, a differenza della chirurgia dove si comportano vere e proprie modifiche che possono anche non c'entrare nulla con l'anatomia originale, si cerca di far emergere una migliore armonia dalla zona trattata.
Per questo maieutica estetica: estrapolare, con piccole modifiche, quella bellezza che era già presente nel viso ma che aveva bisogno di un piccolo aiuto per emergere.
Per me, questo dovrebbe essere il fine ultimo della medicina estetica.
Come Michelangelo diceva "Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla", anche il medico ha il compito di far ritrovare la miglior forma dal punto di vista estetico al paziente.
Questo concetto si sposa perfettamente anche come decreto finale sulla querelle che da sempre affligge la branca estetica della medicina: fino a dove ci si deve spingere ad apportare modifiche?
Fino a dove arriva l'etica? Fino a dove arriva il bello oggettivo e dove inizia il piacere soggettivo?
La maieutica estetica risponde quindi a questa domanda, decretando che il risultato migliore è presente in modo innato nel viso e nel corpo che si stanno ritoccando.
E che quindi, il fatto che un naso o una bocca o uno zigomo sia definito bello o brutto o esagerato o armonico, dipende dagli occhi di chi lo guarda come guarda un David di Michelangelo o una Venere di Botticelli.